BIOGRAFIA - MADELEINE DELBREL (1904 - 1964)
Scrittrice, assistente sociale e mistica, Madeleine Delbrêl (1904-1964) il giorno 26 gennaio 2018 è stata dichiarata “venerabile” da Papa Francesco, ossia è stata riconosciuta la esemplarità eroica della sua testimonianza cristiana. Ora, per la beatificazione, resta solo il riconoscimento di un miracolo ottenuto per sua intercessione.
La Delbrêl è stata indubbiamente uno dei protagonisti della stagione che ha preparato il Concilio Vaticano II. Persone autorevoli l’hanno indicata come una guida per attuare il rinnovamento conciliare. Il Cardinal Carlo Maria Martini l’ ha definita “una delle più grandi mistiche del XX secolo”.
Il riconoscimento ecclesiale dell’eroicità delle virtù in lei, che voleva vivere la santità della gente delle strade, sembra paradossale, ma può lasciarci intuire la preziosità della sua testimonianza: una passione evangelica versata nelle minuscole circostanze della vita quotidiana, vivendo il martirio o la “passione delle pazienze”.
Già così possiamo riconoscere la straordinaria consonanza della sua spiritualità con alcune delle linee guida del magistero di Papa Francesco: la gioia contagiosa e attrattiva della fede, la mistica della fraternità, il bisogno di andare all’essenziale di un amore che pensa e di un pensiero che ama, l’orizzonte missionario come criterio di riforma della Chiesa; ma soprattutto l’esigenza del discernimento.
L’«obbedienza creativa» con cui, vivendo l’assoluto della carità, ha abitato le frontiere della Chiesa, in particolare quelle dei poveri e dei non credenti, fa di lei una sorta di “madre del deserto”, capace di offrire criteri sapienti di grande attualità per i discernimenti necessari alla riforma della Chiesa e alla sua testimonianza profetica.
Tutto questo è nato dall’incontro abbagliante con Dio e dall’esperienza della forza trasformante della sua Parola. Da qui la sua volontà di appartenere senza riserve a Cristo nella Chiesa, in una vita tutta di carità secondo il Vangelo, calamitata con la Chiesa dalle estremità della terra, cioè dalle periferie geografiche ed esistenziali dell’umanità, senza specializzazioni di metodo o di destinatari, in una semplice e disarmata comunione di vita fraterna con tutti: una volta che abbiamo accolta la Parola – scriveva - da quel momento apparteniamo a coloro che la attendono.